Sette giorni per l'eternità (Marc Levy)

Ho finalmente capito il detto: "Non giudicare un libro dalla copertina".
In effetti, questo libro non mi diceva gran che, visto da fuori.
Poi l'ho letto, e l'ho trovato assolutamente (per restare in tema) "divino".

E voi, che ne pensate? Se lo avete letto, ovviamente.

No, questo non l'ho letto. E' così bello?

Io l'ho trovato un libro molto "particolare", sotto un certo punto di vista.

Dio e Lucifero, personificazioni del Bene e del Male, sono in conflitto dacché il mondo è stato creato. O meglio, dacché Dio (il Bene) ha creato il mondo e, con esso, anche Lucifero (e dunque il Male).
Stanchi di combattersi, senza mai riuscire a prevalere nettamente l'uno sull'altro, decidono di schierare i loro migliori "agenti" (un angelo e un demone), affinché il conflitto si possa finalmente risolvere.
Lucas (il demone) e Zofia (l'angelo, o, per meglio dire, "l'angela") si incontrano a San Francisco, che diventa il loro campo di battaglia. Da non dimenticare il fatto che hanno soltanto sette giorni per risolvere il destino del mondo, a colpi di buone e cattive azioni.
Naturalmente, Zofia è incapace di barare, essendo un angelo inviato dal Signore. Al contrario, Lucas è molto abile nel doppio gioco, sa recitare ruoli molto diversi sempre con la stessa intensità; il suo scopo, oltre a far prevalere il Male sul Bene, è quello di tentare Zofia, di portarla a passare dalla sua parte. Il tutto per far capire a Dio che il Bene è roba da deboli, che qualsiasi angelo può trasformarsi in un demone, ma che nessun demone può diventare un angelo.

Come finisce?

Mi piacerebbe che lo scoprissi tu, per conto tuo.

mmmmm... sembra interessante... va bene: leggerò il libro e poi ne parleremo insieme.

Ciao, lore