Per matteo, in particolare, ma anche per gli altri

Ciao a tutti...
Premetto che ho abbandonato l'idea iniziale per il mio romanzo, e che quindi il primo capitolo sopra postato è da considerare "nullo".
Vorrei chiedere una consulenza a voi, e in particolare a matteo, dato che ha già scritto due libri (eh, sì! Mi sono documentato...). Nell'immenso tentativo di redigere un libro, mi sono trovato consapevole di ciò che sbaglio e di ciò che so che, nel libro, non funzionerebbe (portandomi così, ogni "tre per quattro", a ricominciare tutto da capo); ma non so riconoscere il contrario, ovvero ciò che, invece, avrebbe un impatto positivo con un ipotetico pubblico e che riuscirebbe a stimolarmi nel modo più giusto. Infatti, rimango fermamente convinto che uno scrittore, oltre alla proprietà di linguaggio, debba anche avere la capacità di trovare una trama, una storia, o anche uno stile scrittoreo personale, che lo porti a sfruttare al meglio le proprie capacità. Facendo diversi tentativi, con diverse trame e personaggi, mi sono accorto o di cadere nel ridicolo, o nel mieloso, o nel demenziale, senza trovare mai quella piccola, giusta chiavetta. Sento, grazie a continui stimoli esterni, che mi sto lentamente avvicinando alla risoluzione del problema, ma penso che la strada sia ancora lunga e tortuosa. Ebbene, ciò che vi chiedo è: questo, è un momento normale, comune, almeno per chi è agli inizi di questa carriera, oppure è una cosa mia patologica? E, se non fosse così, come, secondo voi, potrei "curarmi"? O perlomeno, potreste darmi qualche consiglio?

Grazie

Ciao, lore

Mi dispiace, ma non so dirti di quale strana malattia si tratti.
Ciò che so è che probabilmente si tratta di un virus, e hai contagiato anche me.
Prova a bere latte caldo con miele e a mettere indumenti caldi. Magari è una semplice influenza...

Ho fatto come hai detto, ma non ha (almeno per ora!) funzionato... Accidenti!

Prova a rannicchiarti sotto le coperte stringendo forte un pupazzo di peluche (gli orsetti sono più coccolosi, ma i delfini sono più simaptici...)... chiudi gli occhi e non pensare... dormi fino a quando non sarai più stanco... e allora, quando sentirai di potercela fare, rialzati, dà un bacione al pupazzo, rifai il letto, fai una buona colazione e rimettiti al lavoro...

Se non funziona questo, non so più che consigliarti...

E comunque, tanto per restare in tema... sto procedendo parecchio con il mio progetto...

Complimenti! Beata te...

P.S. Non ho pupazzi...

In effetti, potrebbe essere un problema...

Ti mando un gabbiano se vuoi...

Buona notte... sperando che da te ci sia il tempo bello...

Tempo che preannuncia diluvio; comunque buonanotte anche a te.

Caro Lorenzo, non preoccuparti.
A mio parere ciò che devi evitare è di fissare in anticipo ciò che vuoi scrivere (un romanzo o ciò che è).
Non buttare le trame che hai avuto, mettile solo da parte potrebbero tornarti utili domani, oppure utilizzale diversamente: scrivi un racconto ad esempio.
E soprattutto, proprio perchè sei all'inizio, dovresti sentire dentro come un fuoco che ti "costringe" a scrivere.
Io ho cominciato a scrivere non perchè avevo deciso di scrivere un romanzo ma perchè è stato automatico scrivere poesie e storie e non sono riuscito più a fermarmi, anche se qualche pausa l'ho fatta anch'io negli anni.
Non scoraggiarti dunque.

Quanto ai miei libri, in realtà ne ho pubblicati 4 ufficialmente più 2 ufficiosamente.
Quelli a cui ti riferisci tu saranno sicuramente gli ultimi due pubblicati con Edizioni Creativa. Ho anche curato delle antologie. Se vuoi dare un'occhiata al mio sito
www.matteopugliares.it
vai nella sezione I MIEI LIBRI e troverai tutto.

E come potrai vedere non ho pubblicato romanzi. In realtà ho tre romanzi completi nel cassetto, ma per ora non mi interessa pubblicarli. Io amo la poesia e i racconti brevi. Quando deciderò per i romanzi si vedrà.
E poi entro quest'anno uscirà un mio libro su San Francesco (ogni tanto mi ricordo che sono un frate ) e sta per uscire un'altra antologia curata da me.

Coraggio, allora Lorenzo.
E se hai dubbi su cose simili chiedi pure.

Ciao matteo, ti ringrazio davvero tanto per il tuo aiuto. Sei sempre molto disponibile...
Se avrò altri dubbi, non esiterò a consultarti, come fossi un buon "Serianni".

Ciao, lore

Sempre a disposizione...
Nei limiti del mio tempo che è sempre pochissimo
Ma perchè le giornate non sono di 48 ore?

mi sono iscritta da poco e so che forse faccio la parte di quella che vuole intrufolarsi in tutte le discussioni..ma volevo dire la mia anche su questo argomento:P...una volta una mia insegnate mi disse"le parole costruiscono un equilibrio..devi sempre usare quelle giuste senza cadere;)"..ora scrivere un libro penso sia sempre difficile,perchè difficile è mettere per iscritto un pensiero che dovrebbe poi divulgare in qualcosa d'impegnativo come appunto narrare qualcosa cercando di attirare l'attenzione di un lettore..ma vedi non esiste soluzione o per lo meno non esiste antidoto per la confusione che uno scrittore ha quando vuole far sentire al mondo intero "guarda che ti racconto:)"..vivi la scrittura come momenti rilassanti..momenti in cui dare libero sfogo al tuo pensiero ..il foglio deve essere pieno di te..quei fogli parleranno a qualcun altro di un tuo modo di vedere la vita che sia fantastico reale o surreale...quindi prenditi tutto il tempo che vuoi non aver fretta di mostrarti al mondo intero..ricorda il primo che giudicherà quel libro è il critico più duro ovvero te stesso;) fai piacere il libro a te stesso e credimi sarà la soddisfazione più grande che nella vita potresti avere

ottimi consigli giupy! grazie...